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Anno 2024 - XXXI Edizione


Descrizione

Il Comune di Baressa organizza la ''Sagra della Mandorla'', manifestazione ormai giunta alla sua TRENTUNESIMA edizione che si terrà nei giorni 7 e 8 Settembre 2024.

La manifestazione avrà come teatro le strade, i portali e le corti del centro storico del piccolo borgo di Baressa, per dare l'occasione ai visitatori di visitare un centro storico che conserva ancora significativi elementi architettonici di una realtà contadina povera, come ad esempio il piano viabile in acciottolato, i prospetti e gli antichi portali d'accesso alle case rurali e alla ''Casa Museo''.


Scorcio del Centro Storico

 

La ''Casa Museo'', situata nel cuore del centro storico, è costituita da un antico immobile risalente alla seconda metà dell'ottocento completamente ristrutturato e arredato con suppellettili dell'arte povera contadina del tempo.

Nata allo scopo di recuperare e salvaguardare un'importante testimonianza storica, è ora vissuta dagli abitanti della piccola comunità come luogo simbolo, tipico del vissuto di generazioni di abitanti di Baressa. La ''Casa'' costituisce, soprattutto per le nuove generazioni, un necessario elemento di conoscenza e approfondimento; i suoi ambienti, ricchi di suggestione, favoriscono la perfetta integrazione dei visitatori di qualsiasi età, i quali, avvolti nel silenzio, riescono a percepire i preziosi segni di antichi ritmi di lavoro, suoni e mestieri appartenenti ad un mondo ora in gran parte scomparso.

 

Casa Museo 'S'Apposentu'

 

In occasione della Sagra della Mandorla, saranno aperti alla visita dei turisti:

a) La ''Mostra permanente dell'Arte Sacra'' la quale custodisce un tesoro inestimabile costituito da quindici statue in legno policromo del rinascimento Sardo (XVII Secolo), una croce a stile in argento massiccio, dello stesso periodo, e vari argenti di grande pregio.

b) La ''Casa Museo'', antica testimonianza storica del mondo contadino.

c) La Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio Martire, la quale, edificata nel lontano 1600, pur avendo subito nel tempo numerosi ampliamenti e completamenti, costituisce importante patrimonio storico e monumentale per l'abitato di Baressa. Una delle campane risale al 1528. Di notevole interesse risultano anche le vetrate artistiche, il Battistero (XVIII sec.), il campanile e la ''Paratora'' lignea di particolare interesse per l'uso della tecnica ad intaglio.

d) ''Su Mobiu'', antico frantoio del ‘600, di proprietà privata, che sarà messo, come nelle precedenti edizioni, a disposizione dell'Amministrazione Comunale in occasione della manifestazione.


Frantoio del 600

 

Saranno inoltre aperte alcune delle botteghe de 'Is Artis'' che un tempo operavano lungo le strade del centro storico. Queste mostreranno parte del patrimonio culturale e tradizionale della piccola comunità baressese, le arti e i costumi.

Gli abitanti del piccolo borgo commemoreranno gli aspetti che hanno contrassegnato e ancora rappresentano la piccola civiltà agro - pastorale baressese ed il patrimonio di tradizioni che in essa si è mantenuto vivo.

Nella vasta e caratteristica piazzola adiacente la Casa Museo sarà allestito un apposito spazio, completo di apposita cartellinistica esplicativa, per la rappresentazione libera, da parte dei bambini di Baressa, delle varie fasi della mandorlicoltura (la bacchiatuta ''sa scudidura'', la raccolta ''sa boddidura'', la smallatura ''sa scroxiadura'' e la sgusciatura).

La bacchiatura, compito dei contadini, veniva eseguita con lunghi bastoni di legno ''fruconis'' e ''petias'', la raccolta, invece, era affidata alle massaie e ai più giovani (ragazzi e bambini) i quali gettavano i frutti raccolti dentro ''is scarteddus'' ovvero dentro in cestini realizzati con canne intrecciate.

Durante la bacchiatura e la raccolta i lavoratori, per distrarsi dalla dura fatica, intonavano canti tradizionali (mutetus e trallaleras) oppure narravano storielle popolari (contus antigus).
Ad un certo punto battitori e raccoglitrici si concedevano una piccola pausa: consumavano il cosiddetto ''immurzu'', ovvero la colazione tradizionale costituita da pane, cipolle, olive e formaggio pecorino.

Dopo la raccolta, le massaie, sedute per terra, generalmente con le gambe incrociate, effettuavano l'operazione della smallatura utilizzando gli atavici strumenti dei nostri avi: un martello in pietra ''Su ghillitoneddu'' di forma longitudinale e una pietra piatta, più grande, utilizzata come base d'appoggio.

Terminata la smallatura, le massaie e i bambini procedevano alla sgusciatura delle mandorle con gli stessi strumenti utilizzati per la smallatura.

 

Programma degli eventi del 2024

Sabato 7 settembre

  • dalle 10.30 alle 13.00 Convegno dal titolo “Proposta e prospettive della filiera del mandorlo in Sardegna”;
  • dalle 16.00 alle 17.00 nella corte del centro storico un monologo di Rita Atzeri del Crogiuolo “Gene mangia gene – l’arte del narrare”; 
  • dalle 17.00 alle 20.30 le maschere tradizionali da quattro regioni storiche diverse: Baronia con Sos Tintinnatos, Gerrei con Su Boi, e Escalaplano con Su Omadori, il Marghine con Sos Merdules bezzos di Ottana e la Barbagia di Ollolai con i Mamuthones e Issohadores del gruppo Atzeni;
  • alle 21.00 lo spettacolo di “Marta e il suo gruppo”.


Domenica 8 settembre

  • dalle 11.00 alle 12.30 show cooking nel centro pilota del Mandorlo con Gianfranca Dettori esperta dei dolci di mandorle e Fiorenzo Murgia chef locale, che ha portato Baressa e le sue tradizioni in diverse parti del mondo;
  • dalle 16.00 alle 17.00 la rappresentazione della mandorlicoltura;
  • dalle 17.00 alle 20.30 la sfilata dei gruppi folk;
  • dalle 17.00 alle 20.30 la degustazione dei dolci di mandorla di Baressa.;
  • dalle 21.00 sul palco Pierluciano Pigliaru e Alessandro Zizzi.

SEDI DELLA MANIFESTAZIONE

PUNTO INFORMAZIONE: Parcheggio Via Roma

MOSTRA MERCATO E BOTTEGHE DEI MESTIERI: Strade del Centro Storico

SPETTACOLI: Strade del Centro Storico
CONVEGNO: Centro Pilota del  Mandorlo








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